Acquisto della casa per i figli: consigli utili

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Mai come in questi anni, il tema dell’aiuto ai figli per acquistare la casa, è divenuto un argomento assai delicato.
In questi tempi di crisi economica, in presenza di un alto tasso didisoccupazione giovanile, aiutare i figli nell’acquisto di una casa è il desiderio di molti genitori.
Spesso però per poca conoscenza della materia e magari proprio per paura di contravvenire alla legge, is rischia di agire mettendo a rischio un’operazione che invece è del tutto legittima.
Le strade percorribili per sostenere i figli nell’acquisto della casa, sono due: o si cede ai figli una somma di denaro che poi verrà utilizzata per acquistare l’immobile, o si dispone direttamente dal proprio conto corrente il pagamento alla parte venditrice davanti al notaio.

La donazione di denaro con atto notarile necessita di un doppio passaggio e di regola di due atti notarili. Il primo è la donazione del denaro, il secondo è la compravendita della casa, il cui prezzo sarà a questo punto pagato direttamente dai figli.
Questa modalità possiede diversi vantaggi tra cui l’elevato grado di chiarezza sui passaggi di denaro e la trasparenza nei rapporti familiari.
Una variante di questa ipotesi, consiste nel passaggio di denaro senza donazione. Si tratta di una pratica molto diffusa, soprattutto nel caso in cui i genitori coprano solo parzialmente l’importo necessario all’acquisto. SI tratta di una prassi che non va contro la legge, soprattutto se si tratta di un “importo non rilevante”.

La seconda ipotesi, ovvero il pagamento dei genitori al venditore, è invece più snella e meno costosa, perché si redige un solo atto e l’importo pagato non erode le franchigia per la successione.

Come caso particolare consideriamo inoltre che spesso i genitori desiderano mantenere un qualche tipo di controllo sulla casa dei figli, per evitare che possano ad esempio rivenderla per ottenere liquidità. In questo frangente il consiglio potrebbe essere quello di intestarsi un particolare diritto (per esempio l’usufrutto) o una quota di comproprietà.

Un altro caso è quello in cui si decida di intestare l’immobile direttamente ai figli, per evitare di pagare tasse d’acquisto sulla seconda casa e l’Imu nonchè per prevenire il possibile inasprimento dell’imposta di successione
Le donazioni possono comportare due tipi di complicazioni. Da un lato altri eredi potrebbero rivendicare la parte di eredità a loro riservata dalla legge: non è infatti possibile usare la donazione per sottrarre beni al proprio patrimonio disponibile. D’altronde, sempre per il medesimo motivo, il bene risulta difficilmente rivendibile. Questo perché, al momento della preparazione dell’eventuale futura vendita, il notaio, rilevando una donazione negli atti di provenienza, metterà in guardia il potenziale acquirente dai rischi di rivalsa.
La circolazione di un bene donato incorre in questi problemi per 20 anni dalla donazione o per 10 dalla successione.

Fonte: ilsole24ore.com