La Cassazione ha stabilito, con la sentenza 2394/2019, che possedere la dimora in un immobile non implica averne l’uso. Si ricorda che, in caso di vendita dell’immobile, antecedente lo scadere del quinquennio, il proprietario ottiene una plusvalenza tassabile. Al fine di escludere la tassazione della plusvalenza occorre dimostrare l’uso ad abitazione principale e per effettuare tale dimostrazione non è sufficiente la documentazione relativa alle utenze e la dimora è irrilevante.
Con la sentenza in commento la Cassazione ha respinto il ricorso di un contribuente presentato contro una decisione della Ctr Piemonte.
Nel ricorso e nell’appello il contribuente ha ritenuto di avere provato sia l’uso dell’immobile, avvalendosi della documentazione relativa al consumo energetico, sia che gli dovessero essere riconosciute, le spese sostenute per l’intermediazione immobiliare e per l’installazione dell’impianto citofonico. Ma i giudici del territorio non hanno ritenuto meritevoli di accoglimento tali tesi e hanno confermato la correttezza della sentenza impugnata, non essendo stato provato dal ricorrente l’uso ad abitazione principale, da parte sua o dei familiari.

Fonte: idealista.it