Ecco tre ottimi motivi per investire di nuovo nel mercato immobiliare italiano

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Sono molteplici i versanti da cui giungono da parecchie settimane, segnali incoraggianti per gli investitori nel mercato immobiliare. Le prospettive, dopo svariati anni di stagnazione del mercato, stanno lentamente tornando ad assumere una connotazione positiva.
Lo affermano gli avvocati dello studio legale Carnelutti, Benedetta Amisano e Luca Arnaboldi, i quali hanno dedicato un recente articolo, pubblicato su Review, proprio sui “buoni motivi per tornare a investire nel mercato immobiliare italiano”.
I punti di forza della ripresa del mercato italiano consistono in:
1) fiducia nel mercato
2) margini di manovra più ampi sui contratti di affitto degli immobili commerciali
3) nuove regole per le Siiq, le società immobiliari quotate con regime fiscale agevolato

fiducia nel mercato

La crescente fiducia nel mercato immobiliare italiano, è particolarmente evidente a causa del crescente interesse dimostrato in particolar modo dai fondi sovrani, dai grossi investitori, quali Blackstone e Cerberus Capital Management, i quali sembrano prediligere il segmento retail.
Tale segmento in tempi recenti si è distinto in particolar modo per crescita dei volumi di operazioni chiuse, tuttavia giocando un ruolo fondamentale anche nel settore dei palazzi di pregio ad uso uffici nonchè degli hotel di lusso.

margini di manovra più ampi sui contratti di affitto degli immobili commerciali

Dopo poco meno di mezzo secolo di normativa vincolistica, c.d. Decreto Sblocca Italia, prevede che le disposizioni sino ad oggi obbligatorie a favore del conduttore, siano  derogabili liberamente nei contratti di locazione di immobili ad uso non abitativo, a patto che il canone annuo sia superiore a 250.000 euro.
Il c.d. Decreto Sblocca Italia, convertito nella legge n.164 dell’11/11/2014, ha definito dunque la liberalizzazione del mercato delle grandi locazioni ad uso non abitativo con la finalità di incentivare il dinamismo del mercato e gli investimenti.
Tale accordo derogatorio non può essere applicato ai contratti in corso alla data di entrata in vigore della citata legge di conversione.
Per questi contratti si continueranno ad applicare le disposizioni previgenti.

nuove regole per le Siiq, le società immobiliari quotate con regime fiscale agevolato

Avvalendosi del Decreto Sblocca Italia sopra citato, il governo ha riformato anche la legge  n. 296 27/12/2006, riavvicinando la disciplina delle Siiq italiane rispetto alle corrispondenti società di investimento europee.
La riforma introdotta dovrebbe dunque creare ulteriore stimolo per gli investimenti da parte di soggetti esteri, proponendo ai fondi immobiliari chiusi prossimi alla scadenza una valida alternativa rispetto alla complessa strada della liquidazione.
Da non tralasciare infine la modifica dei vincoli della quota di controllo e del flottante, che sono passati rispettivamente dal 51% al 60% e dal 35% al 25%, nonchè la riduzione dall’85% al 70%, della percentuale di utile netto che deve annualmente essere distribuito ai soci.