Ecco quali sono le condizioni per detrarre l’affitto con la dichiarazione dei redditi

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Di seguito riportiamo una breve guida alla detrazione dell’affitto nella dichiarazione dei redditi.
I requisiti per poter godere delle detrazioni sull’affitto sono i seguenti:
–  Il contratto di locazione deve essere regolarmente registrato
– Occorre essere lavoratori dipendenti
– La struttura dichiarata deve essere utilizzata come abitazione principale

Verificati tali requisiti, nel modello 730 andrà segnato nella casella “E41/codice 2″ il periodo che comprende la durata della locazione.
L’ammontare delle detrazioni varia poi a seconda dei seguenti casi

Lavoratori a basso reddito
Per i lavoratori a basso reddito, non superiore a 15.493,71 euro lordi annui, con canone di affitto a canone concorddato, lo sgravio fiscale ammonterà a 495,80 euro cumulabili poi con altri tipi di detrazioni.
Nel caso invece di contratti stipulati o rinnovati a norma della legge 9 dicembre 1998, n. 431 gli euro detraibili sono 300.
Oltre a tutto questo, per i contribuenti con età compresa tra 20 e 30 anni, sarà possibile detrarre 991,60 euro per i primi 36 mesi di locazione.

Lavoratori a reddito medio
In tal caso, se il canone di affitto è a canone concordato, la detrazione sarà di 247,90 euro mentre nel secondo caso (contratto stipulato o rinnovato a norma della legge 9 dicembre 1998, n. 431) la detrazione ammonterà a 150 euro.  Parliamo di lavoratori dipendenti il cui reddito lordo annuo è compreso tra 15.493,72 euro lordi annui e 30.987.41 euro.

Superando il reddito di 30.987.41 euro lordi annui non è prevista alcuna agevolazione.

Le detrazioni descritte sopra saranno ad ogni modo inferiori nel caso in cui il contratto risulti applicato ad affitti condivisi, o in alternativa se questo dovesse riferirsi ad un periodo inferiore a un anno.

Studenti universitari
Per studenti o genitori che durante l’anno 2014 hanno sostenuto spese di affitto per seguire studi fuori sede, in una facoltà distante almeno 100 km dalla propria residenza, potranno portare in detrazione il canone di affitto in una misura del 19% su un massimo di 2.633 euro.

Lavoratori dipendenti trasferiti all’estero
Nel caso in cui, per motivi di lavoro ci si fosse dovuti trasferire all’esetro, è prevista una detrazione sui costi dell’affito di un massimo di 991,60 euro, per i redditi lordi inferiori a 15.493,71 euro, mentre per la fascia di reddito intermedia tra i 15.493,71 euro e i 30.987,41 euro fino a 495,80 euro.
In tal caso le condizioni sono che il trasferimento sia avvenuto nei precedenti tre anni alla indicazione della detrazione nel 730 e la sede del lavoro disti non meno di 100 km da quello della residenza precedente.

Detrazioni per il propietario
Il reddito che il proprietario ricava dalla locazione di una struttura è tassato in maniera differente a seconda delle diverse tipologie di contratti di locazione.
In tal caso il proprietario può optare per il regime fiscale della “cedolare secca” non facendo cumulare il canone annuo agli altri suoi redditi (sul cui totale andrà calcolata l’Irpef).

Se l’immobile è locato ad equo canone: il reddito da assoggettare all’Irpef deriva dal canone di locazione annuo, ridotto del 15%.  Se l’immobile è a libero mercato, il reddito è costituito dal valore maggiore tra la rendita catastale rivalutata del 5% e il canone di locazione ridotto del 5%. Nel caso di un immobile di interesse storico artístico la riduzione ammonterà al 35%.
Infine se l’immobile è locato a canone convenzionale, sono previste le medesime riduzioni del libero mercato fatta eccezione per i fabbricati situati in comuni ad alta densità abitativa: in tal caso verrà ulteriormente ridotto del 30%.

Fonte: http://blog.mioaffitto.it/2015/economia/dichiarazione-dei-redditi-come-detrarre-laffitto/