I chiarimenti del Fisco sulle spese detraibili e deducibili sulla casa

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Sostituzione caldaia e sanitari
I contribuenti che intendono sostituire la caldaia possono accedere al bonus arredi correlato a lavori di ristrutturazione, dato che l’intervento è diretto a sostituire una componente essenziale dell’0impianto di riscaldamento. Per questo motivo si qualifica come “manutenzione straordinaria”.
Per ciò che concerne la sostituzione dei sanitari, in particolare la vasca da bagno o box doccia, al contrario, le spese non sono agevolabili poiché fanno riferimento a un intervento di manutenzione ordinaria, dunque non agevolabile.
L’unico caso in cui è possibile fruire della detrazione, è quello in cui la sostituzione dei sanitari sia correlata ad interventi maggiori per i quali compete la detrazione d’imposta come per esempio il rifacimento integrale degli impianti idraulici.

Pertinenza dell’abitazione principale
Un garage o posto auto o box, acquistato in comproprietà da due diversi soggetti e utilizzato da entrambi a servizio dell’abitazione principale, può considerarsi pertinenza per tutti. Il vincolo pertinenziale con due distinte unità immobiliari assume rilievo anche ai fini delle imposte sui redditi. Per definire l’importo deducibile, ciascuno dei soggetti dovrà fare riferimento alla quota di rendita della pertinenza pari alla percentuale di possesso.

Acquisto immobili abitativi destinati alla locazione
E’ definito il limite di 300.000 euro come l’ammontare massimo di spesa su cui calcolare la deduzione del 20%, anche nel caso di acquisto di più abitazioni. Gli interessi passivi inoltre hanno un loro autonomo limite di deducibilità ma in ogni caso vanno rapportati ad una quota capitale non superiore a 300.000 euro.

Condomini minimi
Riferendosi agli interventi di recupero edilizio e di risparmio energetico, ai condòmini è consentito di usufruire delle detrazioni anche a prescindere dalla richiesta del codice fiscale da parte del condominio. Ciò nel presupposto che i bonifici di pagamento siano stati assoggettati a ritenuta d’imposta da parte di banche e poste.

Fonte idealista.it