Analisi annuale di Bankitalia sui mutuatari: la metà di chi non ha surrogato paga tassi di almeno un punto percentuale in più

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Dall’analisi annuale di Bankitalia si evidenzia come dal ribasso dei tassi di interesse sui mutui «hanno tratto più frequentemente vantaggio le famiglie con redditi più alti, superiori alla mediana, caratterizzate da una più elevata educazione finanziaria…Nel complesso – scrive Via Nazionale – si rileva che numerosi mutuatari hanno tratto beneficio dal calo dei tassi di interesse, ma meno di quanti avrebbero potuto avvalersene». E la metà dei mutuatari che non hanno modificato le proprie condizioni «paga ancora un tasso di interesse superiore di almeno un punto rispetto a quello sui nuovi mutui».

Restando nell’ambito prettamente immobiliare, il Governatore Visco inoltre rileva come un’opera di ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente avrebbe effetti particolarmente benefici sull’occupazione e sull’attività economica. «L’unica strada è cancellare il carico di tassazione patrimoniale che colpisce gli immobili». «La gravosità del peso fiscale, infatti, è tale da non consentire alla proprietà diffusa non solo di operare quell’ammodernamento che il Governatore Visco auspica, ma in molti casi neppure di dare luogo alle più elementari misure di mantenimento del bene. In questo contesto si spera duanque che la prossima legge di stabilità prosegua nell’azione, iniziata l’anno scorso, ma ancora parziale, di correzione delle politiche fiscali sull’immobiliare che hanno caratterizzato gli anni precedenti».

Fonte: ilsole24ore.com