Il mercato immobiliare del 2022 visto da Isabella Tulipano, PR & Brand Manager di SoloAffitti

Isabella Tulipano, PR & Brand Manager di SoloAffitti, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a immobiliare.it, in merito alla tendenza del mercato per l’anno appena iniziato.

Il 2022 sarà un anno positivo per il mattone? Quale direzione prenderà il settore?

I segnali che ci lascia il 2021 sono indubbiamente positivi. Abbiamo avuto un mercato che tiene sia dal punto di vista delle compravendite che degli affitti che rispetto agli affitti. Nello specifico, in quest ambito, ricominciano a salire anche i canoni di affitto che fino al 2021 avevano registrato ulteriori cali. Oggi la ripresa dei canoni, mediamente del 2,6% rispetto al 2020 grazie alle città medio-piccole e alla ripresa degli spostamenti degli studenti universitari fuori sede.

Dove converrà investire? Grandi città o piccoli centri?

La ripresa viene trascinata per prima cosa dai centri minori a cui il post pandemia sembra aver dato maggior appeal. Sono stati molti ad aver riscoperto la comodità di vivere in spazi più grandi e confortevoli, anche se distanti dal luogo fisico del lavoro.

Quali saranno le richieste degli utenti? A cosa punteranno maggiormente nel nuovo anno?

Gli utenti cercano abitazioni spaziose, dal bilocale in su; magari con spazi esterni. Aumentano anche le richieste di case con giardino.

Domanda delle domande: a chi intende mettersi alla ricerca di una casa durante il prossimo anno, suggerisce l’acquisto o l’affitto?

Per quanto questa sia la domanda che viene sempre posta, in realtà l’unica risposta attendibile è “Dipende!”.
Il continuo incremento del numero di nuovi contratti di locazione residenziali stipulati e registrati dimostrano un’evoluzione culturale per cui nel nostro paese l’affitto sta diventando una soluzione abitativa consapevole e volontaria.
Il mito della casa di proprietà, tra le giovani generazioni (ma non solo!) si è molto ridimensionato negli ultimi due decenni e lo stile di vita più flessibile (o, come si usa dire, “liquido”) che gli italiani hanno fatto proprio ha reso via via la locazione una forma di abitare molto più adatta al modello sociale di questi anni, che risponde meglio alla flessibilità lavorativa, ad esempio, o ai cambiamenti nell’assetto familiare: sposarsi, comprare casa e in quella vivere per tutto il resto della vita è un percorso sempre meno frequente. Una richiesta sostenuta da un’ampia offerta dei numerosi investitori immobiliari che mettono a reddito il capitale, un patrimonio immobiliare che rende mediamente sull’8%, molto più di quello che si otterrebbe con un investimento finanziario con un rischio altrettanto basso (per esempio i BTP a 10 anni). Abbiamo un rendimento più alto e una tassazione più basso… due vantaggi immediati che ci fanno pensare che il mercato degli affitti continuerà a crescere ancora.